Tratto da una storia vera, il film narra della rapina compiuta al Museo Nazionale di Antropologia di Città del Messico ad opera di due studenti, Juan (G.G.Bernal) e Wilson (L.Ortizgris). Il furto viene attuato con successo ma i problemi cominciano dopo quando i due cercano di rivendere le opere rubate.
Dato il materiale di partenza mi sarei aspettata un film più adrenalinico e invece la narrazione è abbastanza lenta e a tratti anche un po' noiosa. Un ritmo più incalzante avrebbe certamente giovato anche perché il regista aveva a disposizione un ottimo cast, in particolare i due protagonisti Gael Garcia Bernal e Leonardo Ortizgris, ma anche Alfredo Castro che interpreta il padre di Juan. Ho apprezzato anche la sceneggiatura, premiata con l'orso d'argento al festival di Berlino: a spiccare sono soprattutto i dialoghi tra i personaggi e la voce fuori campo di Wilson che narra la vicenda.
Nel complesso il film non è certo brutto però mi aspettavo qualcosa di più.
Ciao, sono Daniela, appassionata di cinema e serie tv. Qui trovate le mie recensioni
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