serie tv

sabato 30 giugno 2018

The handmaid's tale 2x11

Avevamo lasciato June da sola nella casa dove aveva incontrato Hanna e la 2x11 riprende esattamente da dove si era interrotta. Continuiamo a non sapere che ne è stato di Nick dato che questa puntata è quasi interamente incentrata su June. Gli unici altri personaggi a fare una breve comparsa, nel tempo presente, sono i Waterford che arrivano alla casa per vedere che fine abbiano fatto June e Nick. Lei però si nasconde e non si rendono conto che lei è lì a osservarli. Il momento offre anche una perfetta occasione per un tanto atteso scontro tra moglie e marito che perdono la solita compostezza che caratterizza le loro scene: i due litigano animatamente, si rinfacciano azioni passate, in particolare Serena rinfaccia al marito di aver rinunciato a tutto per lui e la causa con la sola speranza di ottenere finalmente un bambino. I segnali di rottura tra i due erano evidenti già da un po'.
Praticamente tutta la puntata mostra il tentativo di fuga di June: rimasta sola infatti, data la presenza di una macchina nel garage della casa, la nostra ancella sembra voler provare ancora una volta a scappare. Ma ovviamente non tutto va come previsto: la porta del garage non si apre e lei rimane bloccata lì. E dato che le cose possono sempre peggiorare, entra anche in travaglio. La puntata si conclude con la nascita di Holly mischiata a flashback di quella di Hanna a creare un contrasto tra le due situazioni: circondata dalle persone che ama in un'occasione e da sola nell'altra. Vedremo cosa la attende ora che la bimba è nata e i Waterford non hanno più bisogno di lei.
La Moss ancora una volta regge da sola il peso della puntata, oramai è praticametne superfluo ribadire quanto sia brava. Ottimi comunque anche Fiennes e la Strahovski nel loro scontro.
Mancano solo 2 puntate al finale di stagione!

lunedì 25 giugno 2018

The handmaid's tale 2x10

A 3 puntate dal finale di stagione la situazione per la povera June si complica ulteriormente. A inizio puntata credevamo fosse giunto il momento del parto ma era solo un falso allarme. Per indurre il parto in modo naturale i Waterford pensano di fare un'ultima cerimonia: pur consapevole che ogni cerimonia è uno stupro non è mai parso evidente tanto come in questa occasione. June infatti all'inizio prova a ribellarsi, li implora di non fermarsi. Una scena molto forte, così come è una scena forte ma per tutt'altri motivi quella dell'incontro con la figlia Hanna. Waterford infatti per "premiare" June decide di farle incontrare per 10 minuti la figlia. E questo tanto atteso incontro è un'altalena di emozioni: Hanna infatti all'inizio sembra quasi non ricordare la madre, poi mostra una certa rabbia perchè June non si è fatta viva prima e alla fine non vuole più lasciare la madre e deve essere portata via quasi di peso. Lo spettatore non fa in tempo a riprendersi che ecco che Nick viene portato via e June rimane lì da sola.

La puntata è stata carica soprattutto da un punto di vista emotivo: l'inizio dedicato a una Emily apatica, che sembra aver perso la voglia di combattere, poi tutto il tour de force a cui è sottoposta June. La Moss ancora una volta dimostra il suo immenso talento, è forse la puntata in cui mi è piaciuta di più proprio per i cambi repentini di atteggiamento: compiacimento per il falso allarme della gravidanza, disperazione durante lo stupro e goia e dolore nell'incontro con la figlia, preoccupazione per Nick nel finale. E speriamo che quest'ultimo riesca a cavarsela perchè è uno dei pochi alleati di June e ha sempre cercato di aiutarla.

domenica 17 giugno 2018

The handmaid's tale 2x09

Eccoci giunti alla 2x09, oramai mancano solo 4 episodi al finale di stagione.

Questa è stata un puntata decisamente importante che ha visto tra l'altro l'incontro tra personaggi che non si erano mai visti prima. Il comandante Waterford, Serena e Nick si recano in Canada per un viaggio diplomatico: all'inizio le cose sembrano andare bene ma grazie all'intervento di Nick il viaggio termina prematuramente e i Waterford tornano a Gilead. Appena scoprono del viaggio del comandante, Moira e Luke cercano di fare qualcosa: vorrebbero che lui fosse arrestato ma non è così semplice, se non altro Luke riesce a protestare con forza davanti al comandante e Serena e sia lei che Nick sembrano scossi dal ritrovarsi davanti il marito di June. La protesta di Luke non è stata però invana: Nick infatti, di nascosto dai Waterford, lo avvicina, gli parla di June e gli consegna un plico di lettere di varie donne di Gilead che raccontano la loro storia. La divulgazione delle lettere da parte di Luke e Moira pone fine alla visita anche se non mi è chiarissimo perchè tanta indignazione improvvisa: in fondo in Canada ci sono tante persone come Moira fuggite da Gilead quindi certi fatti dovrebbero già essere noti.

Questa puntata ha dato allo spettatore alcune scene che aspettava da tempo: un incontro tra Luke e i Waterford, Luke che riceve notizie di June e soprattutto la scena in cui quest'ultima scopre che il marito e Moira sono vivi e stanno bene. Nick infatti una volta tornato a casa racconta alla donna dell'incontro avvenuto con il marito. E ci ritroviamo di nuovo di fronte ad un capovolgimento di fronte con June nuovamante decisa a combattere per ottenere la libertà: il suo sguardo sprezzante richiama molto quello del finale della prima puntata. Per Serena la puntata è stata altalenante e ricca di emozioni contrastanti: da un lato la ritrovata freddezza verso June, dopo che le due sembravano essersi avvicinate, con addirittura la decisione di mandare via June una volta che avrà partorito; dall'altro però un certo imbarazzo, dispiacere, frustrazione che si avverte nel corso della sua visita in Canada. Vedremo se ci saranno cambiamenti nei prossimi episodi. Io continuo a sperare che Serena rinsavisca. Come sempre, è quasi inutile ripeterlo, gli attori sono fenomenali: in questa stagione però su tutti spiccano la Moss e la Strahovski.

lunedì 11 giugno 2018

The handmaid's tale 2x08

Eccoci puntuali al nostro appuntamento settimanale con The handmaid's tale. Spoiler se proseguite nella lettura.

Il finale della scorsa puntata ci aveva lasciato con una nuova collaborazione tra Serena e June e la 2x08 riprende esattamente da lì: le due, nell'ufficio di Fred, sembrano aver creato una routine che soddisfa entrambe. Il ritorno del comandante a casa però cambia questa nuova dinamica: lui si riprende l'ufficio e non sembra minimamente disposto a condividere il suo lavoro con la moglie e la faccia di Serena quando lui la fa uscire dalla stanza mostra tutta la delusione di lei. Serena però si è riabituata ad avere un ruolo più attivo e per raggiungere i suoi obiettivi è anche disposta ad infrangere alcune regole di Gilead: non sorprende quindi che quando una bambina malata necessita delle cure di una Marta, in passato una neonatologa, lei decida di firmare, a nome del marito,  il permesso straordinario che consente alla donna di curare la bimba. E lo fa per poter salvare la piccola e il fatto che Serena ami molto i bambini è sempre stato chiaro fin dalla prima stagione. Il marito però non prende bene la cosa e citando le sacre scritture decide di punirla prendendola  a cinghiate.

La puntata, come già preannunciato dal titolo ("Il lavoro delle donne"), è quasi interamente al femminile e nelle poche scene in cui compaiono gli uomini in genere non fanno una gran figura. Yvonne Strahovski ancora una volta è messa in luce: passa da freddezza a determinazione a dolore e dolcezza nel corso di tutto l'episodio e lo fa in modo credibile. Serena fa parte dei cattivi, è una di Gilead, una delle fondatrici e come tale lo spettatore è stato portato ad odiarla in passato ma in questa puntata, grazie alla performance della Strahovski, non si può non provare compassione e dispiacere per lei. Sono contenta che questa stagione stia dando spessore e sfumature a questo personaggio. Chissà che lei non possa diventare un personaggio chiave per un cambiamento di Gilead visto anche il nuovo rapporto che sembra aver creato con June.

venerdì 8 giugno 2018

Sense 8- finale di serie

Dopo aver cancellato Sense 8, Netflix ha deciso di permettere ai creatori di concludere la storia con un episodio speciale di 2 ore e mezza. Una decisione che è arrivata dopo le numerose proteste dei fan per la cancellazione. Ed è una fortuna che l'abbiano fatto, perchè questo episodio speciale, praticamente un film, è davvero bellissimo e ben fatto. Innanzitutto ha permesso di chiudere la narrazione della vicenda: i nostri sensate hanno potuto liberare Wolfgang, che avevamo lasciato prigioniero della BPO, e hanno potuto sconfiggere una volta per tutte Whispers e il ramo della BPO a lui legato. Ma la parte migliore dell'episodio non è stata solo la possibilità di vedere conclusa la storia in modo soddisfacente ma è stata soprattutto la possibilità di passare ancora del tempo in compagnia di questi incredibili personaggi.
In queste due ore ci sono tutti gli elementi che abbiamo imparato ad amare di questa serie: il rapporto tra i protagonisti, l'amore e il legame che li lega, ma anche l'azione e il ritmo serrato, una fotografia stupenda e una regia e una recitazione ottimi. Il tutto è stato anche migliorato dal fatto che finalmente i sensate sono assieme e non più sparpagliati per il mondo. Inoltre anche le persone a loro più care sanno tutto e li aiutano nella loro missione: favoloso vedere Hernando e Daniela, così come il marito di Kala e il poliziotto di Sun messi al corrente dell'esistenza della cerchia.
Il finale ha permesso poi di dare ai fan il lieto fine che speravano, con la BPO sconfitta e i nostri al sicuro e felici mantenendo salde le coppie che già esistevano, concretizzandone altre come quella tra Sun e il poliziotto. Hanno anche risolto il triangolo Kala- Rajan-Wolfgang in modo soddisfacente. Sarà difficile separarsi da questa serie e mi mancherà molto ma devo dire che l'hanno chiusa nel migliore dei modi. 

giovedì 7 giugno 2018

Tuo, Simon

Simon (N. Robinson) è un adolescente come tanti, con una bella famiglia e buoni amici. Nessuno sa che è gay. Su un blog della scuola un anonimo studente, Blue, dichiara la propria omosessualità e Simon decide di iniziare a scambiarsi email con lui fino ad innamorarsene. Martin, un compagno di scuola, scopre le mail di Simon e decide di obbligarlo ad aiutarlo a conquistare Abby, un'amica di Simon, in cambio del suo silenzio. Non tutto va come previsto ma il film termina comunque con un lieto fine.

Il film, tratto dall'omonimo romanzo di Becky Albertalli,  è una teen comedy davvero deliziosa che affronta il tema del primo amore, dell'amicizia, della scoperta di sè. La nota positiva è proprio il fatto che abbiano realizzato una teen comedy con un protagonista gay senza trasformarlo in qualche dramma o tragedia ma anzi mantenendo anche alcuni clichè tipici del genere. Evidente anche il fatto che i film di John Hughes siano stati un'ispirazione. Il film è divertente, ben scritto e ben recitato. Gli appassionati di serie tv ritroveranno diversi volti noti come Katherine Langford, la Hanna Baker di 13, o Keiynan Lonsdale, Wally West in The Flash.

lunedì 4 giugno 2018

The handmaid's tale 2x07

La scorsa puntata si era conclusa con un'ancella che si faceva esplodere nel nuovo centro pieno di comandanti. La 2x07 si apre con una scena molto suggestiva del funerale di 31 ancelle. Scopriamo poi quasi subito che 26 comandanti sono rimasti uccisi, tra cui anche uno dei capi, mentre Rutherford è ferito ed in ospedale. Questo attentato rappresenta una svolta nella narrazione per diversi motivi:

1. dà l'opportunità a Serena di prendere in mano la situazione. Dato che il marito è in un letto d'ospedale e il comandante incaricato delle indagini sembra poter minacciare la stabilità e sicurezza della sua casa, decide di farsi aiutare da Nick per far arrestare questo comandante fingendo che le accuse siano partite da Rutherford.  Nel finale poi la vediamo mentre, sempre usando il nome del marito, prepara dei nuovi ordini facendosi aiutare da June. Lo sguardo complice delle due donne, libere per il momento di leggere e scrivere la dice lunga su quanto pesasse loro tale divieto. 

2. la morte delle ancelle ne ha ridotto il numero, fornendo così il pretesto per riportare dalle colonie alcune di loro tra cui Janine ed Emily. In questo modo il gruppo è ricompattato e le colonie, finora fin troppo separate dalla narrazione, presumibilmente non si vedranno più. 

3. abbiamo avuto modo di rivedere Luke e Moira in Canada che aspettano di sapere se tra le vittime dell'attentato ci sia anche June. Tutta la parte dedicata a Moira ha permesso da un lato di farci conoscere meglio il suo personaggio (e la vicenda della madre surrogata spiega perchè lei fosse un'ancella), e dall'altro ha dato a Samira Wiley la possibilità di mettere in mostra il suo indiscutibile talento. 


venerdì 1 giugno 2018

Solo: A Star Wars story

Dopo Rogue One la saga di Star Wars si arricchisce di un nuovo spin off, questa volta con protagonista uno dei suoi personaggi più amati, ovvero Han Solo. Il film è ambientato prima di Una nuova speranza e racconta di come Han abbia conosciuto Chewbecca e Lando, di come sia entrato in possesso del Millennium Falcon. Non è esattamente corretto fare un paragone con Rogue One dato che si tratta di due film completamente diversi e che non hanno personaggi in comune però è indubbio che Rogue One era un film migliore. Solo non è in generale un brutto film però mi ha suscitato poco entusiasmo, diciamo che si esce dalla sala pensando "ok carino ma niente di eccezionale". Nella prima parte il film è un po' lento ma nella seconda parte si riprende e migliora.
Indubbiamente uno degli elementi cardine era riuscire a trovare un attore che potesse reggere il confronto con Harrison Ford: diciamo subito che Alden Ehrenreich non ha il carisma di Ford però devo dire che non mi è dispiaciuto del tutto. Una scelta molto azzeccata invece è stata quella di Donald Glover nei panni di Lando Calrissian; in generale il personaggio di Lando è una delle cose migliori del film.
Nel finale c'è anche un cameo che mi ha lasciata spiazzata, e come me avrà lasciato spiazzato anche quelli che non hanno mai visto le serie animate di Star Wars.
Nel complesso non credo che la saga avesse davvero bisogno di uno spin off sul giovane Han, anche perchè inevitabilmente non potevano avere la libertà narrativa che avevano avuto in Rogue One dovendo mantenere intatti gli avvenimenti di cui avevano accennato già nelle saghe passate, tipo la vincità a carte del Millennium o la rotta di Kessel.

The english game

The english game è una miniserie Netflix, realizzata dai creatori di Downton Abbey, e incentrata sulle origini del calcio moderno. I protago...