serie tv

domenica 27 ottobre 2019

Downton Abbey

La famiglia Crawley è tornata e ci era davvero mancata! A distanza di 4 anni dalla fine della serie tutti i protagonisti del telefilm sono tornati in questo film per farci assaporare ancora due ore in compagnia della famiglia.
Se avete amato la serie tv non potrete non apprezzare anche questo film: ovviamente avendo solo 2 ore a disposizione la trama è poco più di un pretesto per farci vedere come stanno i vari membri della famiglia: infatti l'unica cosa che accade è che i reali sono ospiti a Downton e la casa è in subbuglio. Nonostante quanto accada nel film sia facilmente riassumibile in una riga il film racchiude bene tutta l'essenza della serie: attenzione ai personaggi, momenti comici, momenti toccanti. Ed è bello vedere dare un po' di spazio a tutti: un po' di gioia per Barrows, la promessa di un nuovo amore per Tom, i classici battibecchi tra Violet e Isobel. Apprezzabile poi che l'inutile marito di Mary compaia davvero poco. Le new entry del film sono ben amalgamati con il resto dei personaggi: in particolare Lady Bagshaw e Lucy sembra che abbiano sempre fatto parte della serie.
Mi è piaciuto davvero moltissimo ed è imperdibile per gli amanti della serie.

giovedì 24 ottobre 2019

Panama papers

Panama Papers è un film, tratto da un libro, ispirato all'omonima vicenda che ha portato alla pubblicazione di documenti riservati dello studio Mossack Fonseca su società offshore. Il film è raccontato in prima persona da i due avvocati dello studio interpretati rispettivamente da Gary Oldman e Antonio Banderas. Il loro racconto segue le vicende di vari personaggi la cui vita si intreccia con lo studio: spicca tra tutti Helen, interpretata da Meryl Streep.
Il film nonostante la trama possa far pensare a un'opera cupa o seria è in realtà una commedia, che spiega molto bene la vicenda delle società offshore. Il cast è davvero ottimo, anche se non mi è piaciuto il doppiaggio del personaggio di Oldman, ed è il punto di forza del film.
Nel complesso per quanto il film sia godibile, ho trovato che fosse poco coeso, con troppi personaggi appena abbozzati: le parti migliori indubbiamente sono quelle con il trio Oldman, Streep e Banderas.
Steven Soderbergh ha fatto di meglio anche se comunque non è un brutto film.

mercoledì 9 ottobre 2019

Yesterday

Jack Malik (H.Patel) dopo un incidente avvenuto durante un black out di livello mondiale è l'unico a ricordarsi dei Beatles e scopre che la band non è mai esistita. Decide così di cantare le loro canzoni e diventa una star a livello mondiale.
La premessa del film è simpatica e il film in alcuni momenti è divertente. Non sono male anche un paio di colpi di scena: in particolare quello verso la fine del film. Non è però un film prettamente musicale: anche se non mancano i momenti musicali, il film è principalmente una commedia romantica e non è un caso che lo sceneggiatore sia lo stesso di film come Love Actually e Il diario di Bridget Jones.
Danny Boyle è poi sempre un regista di talento. Simpatico Ed Sheeran nei panni di se stesso.
Il film non è certo un capolavoro da Oscar ma è godibile e piacevole: consigliato a chi apprezza le commedie romantiche e ama le canzoni dei Beatles.

venerdì 4 ottobre 2019

C'era una volta...a Hollywood,

L'ultimo film di Tarantino, ambientato nel 1969, segue due filoni principali, intrecciati tra loro: da un lato il duo Rick-Cliff interpretati rispettivamente da Di Caprio e Pitt, un attore e il suo stuntman alle prese con il declino della carriera dell'attore e dall'altro la vicenda di Sharon Tate, interpretata da Margot Robbie. Le due vicende sono in buona parte separate, nonostante la Tate e Rick siano vicini di casa ma si intrecciano in un paio di occasioni: quando Cliff finisce per caso nel ranch di Manson e nel finale.
Il film è parecchio lungo, due ore e mezza, ma personalmente non l'ho trovato minimamente pesante: avrei forse solo un pelo accorciato la parte in cui Rick gira l'episodio pilota della serie ma Di Caprio è talmente uno spettacolo che anche quella parte risulta comunque interessante. Il film è un'opera sul cinema e sull'amore che Tarantino ha per esso e se siete appassionati non potrà che piacervi: ho adorato le scelte registiche di cambio di formato di pellicole e tutte le citazioni di film, serie tv e attori dell'epoca. Unica pecca riguardo l'ultimo aspetto è la figura di Bruce Lee che ho trovato troppo macchietta.
Per quanto riguarda la vicenda di Sharon Tate è chiaro che si capisce e si apprezzano molto di più le scelte di Tarantino se si conosce la vicenda, perché questo non è un documentario e il regista non fornisce spiegazioni. Non voglio svelare il finale del film ma devo dire che a me la scelta di Tarantino è piaciuta molto: sembra portare lo spettatore verso una conclusione scontata ma invece ribalta tutto e ti spiazza. Io l'ho trovato un finale dolce e rispettoso.

martedì 1 ottobre 2019

Unbelievable

Unbelievable è una miniserie Netflix basata su un fatto realmente accaduto: la giovane Marie (K.Dever) viene stuprata ma la polizia non crede alla sua storia. L'azione si divide principalmente in due filoni narrativi: la vicenda di Marie ambientata nel 2008 e un'indagine su una serie di stupri avvenuta nel 2011 e coordinata dalle detective Rasmussen (T.Collette) e Duval (M.Wever).
Otto puntate che raccontano le vicende in modo accattivante e che tengono lo spettatore incollato allo schermo. La vicenda, nonostante il tema trattato, non è mai eccessivamente violento ma si concentra sulle conseguenza per le vittime, non c'è nessuna morbosità e non ha bisogno di chissà che scene forti per scioccare lo spettatore. Sia la regia che la sceneggiatura sono ottime nel creare un'empatia dello spettatore: non si può non soffrire assieme a Marie per tutto quello che le capita e non si può non essere frustrati come le due detective quando l'indagine stenta a decollare.
Il fulcro della narrazione sono indubbiamente le interpretazione di tre attrici fantastiche: Kaitlyn Dever, Toni Collette e Merritt Dever. La prima riesce a dare una vulnerabilità incredibile al personaggio di Marie, le altre due ti fanno venir voglia di seguire altre mille indagini condotte da loro. Anche il resto del cast è ottimo.
Tra le cose che mi sono più piaciute ci sono il modo in cui vengono rappresentate le vittime e come reagiscono alle violenze senza che si dia mai l'impressione che le si stia giudicando in base a come reagiscono ma anche quello in cui vengono mostrate le persone intorno a loro che commettono errori come ad esempio uno dei detective che non crede a Marie: sarebbe stato facile mostrarlo come chissà che mostro o bidimensionale mentre invece è un personaggio a tutto tondo.
Si sente che, trattandosi di un fatto realmente accaduto, c'è molto rispetto per l'intera vicenda e questo fa sì che i personaggi risultino veri.
Una miniserie che consiglio davvero di non perdersi.

The english game

The english game è una miniserie Netflix, realizzata dai creatori di Downton Abbey, e incentrata sulle origini del calcio moderno. I protago...