serie tv

venerdì 4 ottobre 2019

C'era una volta...a Hollywood,

L'ultimo film di Tarantino, ambientato nel 1969, segue due filoni principali, intrecciati tra loro: da un lato il duo Rick-Cliff interpretati rispettivamente da Di Caprio e Pitt, un attore e il suo stuntman alle prese con il declino della carriera dell'attore e dall'altro la vicenda di Sharon Tate, interpretata da Margot Robbie. Le due vicende sono in buona parte separate, nonostante la Tate e Rick siano vicini di casa ma si intrecciano in un paio di occasioni: quando Cliff finisce per caso nel ranch di Manson e nel finale.
Il film è parecchio lungo, due ore e mezza, ma personalmente non l'ho trovato minimamente pesante: avrei forse solo un pelo accorciato la parte in cui Rick gira l'episodio pilota della serie ma Di Caprio è talmente uno spettacolo che anche quella parte risulta comunque interessante. Il film è un'opera sul cinema e sull'amore che Tarantino ha per esso e se siete appassionati non potrà che piacervi: ho adorato le scelte registiche di cambio di formato di pellicole e tutte le citazioni di film, serie tv e attori dell'epoca. Unica pecca riguardo l'ultimo aspetto è la figura di Bruce Lee che ho trovato troppo macchietta.
Per quanto riguarda la vicenda di Sharon Tate è chiaro che si capisce e si apprezzano molto di più le scelte di Tarantino se si conosce la vicenda, perché questo non è un documentario e il regista non fornisce spiegazioni. Non voglio svelare il finale del film ma devo dire che a me la scelta di Tarantino è piaciuta molto: sembra portare lo spettatore verso una conclusione scontata ma invece ribalta tutto e ti spiazza. Io l'ho trovato un finale dolce e rispettoso.

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